#Competizioni sportive
Una MiniTransat all’insegna del fotovoltaico con Beccaria, Pendibene e Rusticali
Ad accomunare i tre connazionali una scelta tecnica, il fotovoltaico di bordo, realizzato dall'azienda Solbian di Avigliana, in provincia di Torino.
Partenza il primo ottobre per la MiniTransat 2017, riservata ai migliori 81 al mondo, in solitario su un guscio di 6 metri e mezzo senza assistenza esterna né comunicazione, sarà come di consueto suddivisa in due tappe.
La prima da La Rochelle a Las Palmas de Gran Canaria, 1350 miglia che richiedono mediamente dai 7 ai 10 giorni di navigazione. La seconda tappa di 2700 miglia, ripartirà all’inizio di novembre e i partecipanti impiegheranno dai 15 ai 20 giorni per raggiungere Le Marin in Martinica.
La gara quest’anno vedrà una folta rappresentanza italiana, allo start da La Rochelle infatti ci saranno fra gli altri Ambrogio Beccaria, Andrea Pendibene e Matteo Rusticali a bordo rispettivamente di Alla Grande, Pegaso e Spot.
Ad accomunare i tre connazionali una scelta tecnica, il fotovoltaico di bordo, realizzato dall'azienda Solbian di Avigliana, in provincia di Torino.
L'energia è un elemento indispensabile e il fotovoltaico rappresenta una strada che sempre più navigatori decidono di intraprendere. Su imbarcazioni da competizione come quelle che partecipano alla MiniTransat è inoltre un fattore importante ridurre al minimo ingombro e peso senza rinunciare all’efficienza.
La MiniTransat è una regata durissima, non solo per lo skipper, ma anche per i materiali impiegati, esposti a condizioni durissime: Biscaglia in ottobre, i Caraibi e i cicloni tropicali. Per tutte le 4000 miglia è necessario che l’equipaggiamento sia in condizioni ottimali.
Ambrogio Beccaria, ad esempio, è stato uno dei primi a completare il percorso di qualifica di 1000 miglia in Atlantico solo con pannelli solari.
La sua dotazione consiste in due moduli da 80W l’uno a poppa, orientabili su supporti in carbonio e altri 2 da 50W da utilizzare durante giorno.
I pannelli saranno la sua fonte principale di energia, Ambrogio infatti non avrà come tutti gli altri la pila a combustibile ma soltanto un piccolo gruppo elettrogeno di emergenza. I moduli serviranno ad alimentare per il 70% il pilota automatico, il resto sono strumenti di bordo.
Ha scelto l’energia del sole anche Andrea Pendibene, ingegnere, da sempre attratto dalla tecnologia applicata allo sport, ha trovato nei pannelli della serie ALLinONE la soluzione alle proprie necessità.
Pannelli che sposterà sulla coperta, sulla poppa e sulle draglie cosi da unire semplicità e massima versatilità nell’utilizzo.
Sul Mini, in Particolare su Pegaso, le utenze sono limitate al Vhf, Ais, GPS non cartografico oltre alla luce di navigazione ovviamente, ma il cuore di tutto è il pilota NKE con centralina, schermi, giroscopi, etc. la scelta è quindi obbligata: in solitario su un 6.50 per correre veloce è necessario avere energia!
Come per gli altri, anche per Matteo Rusticali è stata la necessità di usare piloti e strumentazioni a spingerlo verso il fotovoltaico. I pannelli sono sicuramente una delle soluzioni migliori soprattutto se affidabili e di buona qualità, saranno inoltre la principale fonte di energia su Spot: due moduli da 70W su un supporto snodato per seguire i raggi del sole.
L’appuntamento per tutti è quindi il 1 ottobre per seguire l’inizio di questa prima tappa di MiniTransat 2017.